lunedì 4 febbraio 2008

Palcology Day #1

Con il sommo potere conferitomi da me stesso, annuncio che sarà instaurato un giorno di festa nazionale per tutti i palchisti, amici, confratelli et simili : il Palcology Day appunto.

La presenza a questa patriottica festa è di vitale importanza e permette a tutti gli interessati di saltare impegni scolastici, lavorativi ecc.

Bisogna però decidere il giorno, votate nel sondaggio a fianco (una persona ->un voto)



(sono invitati anche i nostri "soci" colombiani)

25 commenti:

  1. Io propongo il 2012... forse ci saranno in giro gli adolescemi come nel film "io sono leggenda"
    un film che mette molta ma molta paura... più del Brambo che sbuca all'improvviso dal buio...
    a quando Fantozzi???

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  2. panich prepara il programmino per il blog. serve urgente. il sito delle fiabe l'ho trovato... ed è pronto per essere usato

    baci e abbracci (meglio una palpatina)

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  3. Una volta, nel cuor dell’inverno, mentre i fiocchi di neve cadevano dal cielo come piume, una regina cuciva, seduta accanto a una finestra, dalla cornice d’ebano.
    E così, cucendo e alzando gli occhi per guardar la neve, si punse un dito, e caddero nella neve tre gocce di sangue.
    Il rosso era così bello su quel candore, ch’ella pensò:
    "Avessi una bambina bianca come la neve, rossa come il sangue e dai capelli neri come il legno della finestra!"
    Poco dopo diede alla luce una figlioletta bianca come la neve, rossa come il sangue e dai capelli neri come l’ebano; e la chiamarono Biancaneve.
    E quando nacque, la regina morì.
    Dopo un anno il re prese un’altra moglie; era bella, ma superba e prepotente, e non poteva sopportare che qualcuno la superasse in bellezza. Aveva uno specchio magico, e nello specchiarsi diceva:
    - Dal muro, specchietto, favella: nel regno chi è la più bella?
    E lo specchio rispondeva: Nel regno, Maestà, tu sei quella.
    Ed ella era contenta, perché sapeva che lo specchio diceva la verità.
    Ma Biancaneve cresceva, diventava sempre più bella e a sette anni era bella come la luce del giorno e ancor più della regina.
    Una volta che la regina chiese allo specchio:
    Dal muro, specchietto, favella: nel regno chi è la più bella?
    lo specchio rispose: Regina, la più bella qui sei tu, ma Biancaneve lo è molto di più.
    La regina allibì e diventò verde e gialla d’invidia.
    Da quel momento la vista di Biancaneve la sconvolse, tanto ella odiava la bimba.
    E invidia e superbia crebbero come le male erbe, così che ella non ebbe più pace né giorno né notte.
    Allora chiamò un cacciatore e disse:
    - Porta la bambina nel bosco, non la voglio più vedere. Uccidila, e mostrami i polmoni e il fegato come prova della sua morte -.
    Il cacciatore obbedì e condusse la bimba lontano; ma quando estrasse il coltello per trafiggere il suo cuore innocente, ella si mise a piangere e disse:
    - Ah, caro cacciatore, lasciami vivere! Correrò nella foresta selvaggia e non tornerò mai più -.
    Ed era tanto bella che il cacciatore disse, impietosito:
    - Và, pure, povera bambina-. "Le bestie feroci faranno presto a divorarti", pensava; ma sentiva che gli si era levato un gran peso dal cuore, a non doverla uccidere.
    E siccome proprio allora arrivò di corsa un cinghialetto, lo sgozzò, gli tolse i polmoni e il fegato e li portò alla regina come prova.
    Il cuoco dovette salarli e cucinarli, e la perfida li mangiò, credendo di mangiare i polmoni e il fegato di Biancaneve.


    Ora la povera bambina era tutta sola nel gran bosco e aveva tanta paura che badava anche alle foglie degli alberi e non sapeva che fare.
    Si mise a correre e corse sulle pietre aguzze e fra le spine; le bestie feroci le passavano accanto, ma senza farle alcun male.
    Corse finché le ressero le gambe; era quasi sera, quando vide una casettina ed entrò per riposarsi.
    Nella casetta tutto era piccino, ma lindo e leggiadro oltre ogni dire.
    C’era una tavola apparecchiata con sette piattini: ogni piattino col suo cucchiaino, e sette coltellini, sette forchettine e sette bicchierini.
    Lungo la parete, l’uno accanto all’altro, c’eran sette lettini, coperti di candide lenzuola.
    Biancaneve aveva tanta fame e tanta sete, che mangiò un po’ di verdura con pane da ogni piattino, e bevve una goccia di vino da ogni bicchierino, perché non voleva portar via tutto a uno solo.
    Poi era così stanca che si sdraiò in un lettino ma non ce n’era uno che andasse bene: o troppo lungo o troppo corto, finchè il settimo fu quello giusto: ci si coricò, si raccomandò a Dio e si addormentò. A buio, arrivarono i padroni di casa:erano i sette nani, che scavavano i minerali dai monti.
    Accesero le loro sette candeline e, quando la casetta fu illuminata, videro che era entrato qualcuno; perché non tutto era in ordine, come l’avevan lasciato.
    Il primo disse:
    - Chi si è seduto sulla mia seggiolina?-
    Il secondo: - Chi ha mangiato dal mio piattino?-
    Il terzo: - Chi ha preso un po’ del mio panino?-
    Il quarto: - Chi ha mangiato un po’ della mia verdura?-
    Il quinto: - Chi ha usato la mia forchettina?-
    Il sesto: - Chi ha tagliato col mio coltellino?-
    Il settimo: - Chi ha bevuto dal mio bicchierino?-
    Poi il primo si guardò intorno, vide che il suo letto era un po’ ammaccato e disse:
    - Chi mi ha schiacciato il lettino?-
    Gli altri accorsero e gridarono: - Anche nel mio c’è stato qualcuno -.
    Ma il settimo scorse nel suo letto Biancaneve addormentata.
    Chiamò gli altri, che accorsero e gridando di meraviglia presero le loro sette candeline e illuminarono Biancaneve.
    – Ah, Dio mio! ah, Dio mio! – esclamarono: - Che bella bambina! –
    Ed erano così felici che non la svegliarono e la lasciarono dormire nel lettino.
    Il settimo nano dormì coi suoi compagni, un’ora con ciascuno; e la notte passò.
    Al mattino, Biancaneve si svegliò e s’impaurì vedendo i sette nani.
    Ma essi le chiesero gentilmente: - Come ti chiami?- Mi chiamo Biancaneve,- rispose. – Come sei venuta in casa nostra?- dissero ancora i nani.
    Ella raccontò che la sua matrigna voleva farla uccidere, ma il cacciatore le aveva lasciato la vita ed ella aveva corso tutto il giorno, finchè aveva trovato la casina.
    I nani dissero: - Se vuoi curare la nostra casa, cucinare, fare i letti, lavare, cucire e far la calza, e tener tutto in ordine e ben pulito, puoi rimanere con noi, e non ti mancherà nulla.
    – Sì,- disse Biancaneve,- di gran cuore-.
    E rimase con loro.
    Teneva in ordine la casa; al mattino essi andavano nei monti, in cerca di minerali e d’oro, la sera tornavano, e la cena doveva essere pronta. Di giorno la fanciulla era sola. I nani l’ammonivano affettuosamente, dicendo:
    - Guardati dalla tua matrigna; farà presto a sapere che sei qui: non lasciar entrare nessuno.


    Ma la regina, persuasa di aver mangiato i polmoni e il fegato di Biancaneve, non pensava ad altro, se non ch’ella era di nuovo la prima e la più bella; andò davanti allo specchio e disse:
    - Dal muro, specchietto, favella: nel regno chi è la più bella?
    E lo specchio rispose: - Regina, la più bella qui sei tu; ma al di là di monti e piani, presso i sette nani, Biancaneve lo è molto di più.
    La regina inorridì, perché sapeva che lo specchio non mentiva mai, e si accorse che il cacciatore l’aveva ingannata e Biancaneve era ancora viva.
    E allora pensò di nuovo come fare ad ucciderla: perché, s’ella non era la più bella di tutto il paese, l’invidia non le dava requie.
    Pensa e ripensa, finalmente si tinse la faccia e si travestì da vecchia merciaia, in modo da rendersi del tutto irriconoscibile. Così trasformata, passò i sette monti, fino alla casa dei sette nani, bussò alla porta e gridò:
    - Roba bella, chi compra! chi compra!- Biancaneve diede un’occhiata dalla finestra e gridò:
    - Buon giorno, brava donna, cos’avete da vendere?
    – Roba buona, roba bella,- rispose la vecchia,- stringhe di tutti i colori -. E ne tirò fuori una, di seta variopinta.
    "Questa brava donna posso lasciarla entrare", pensò Biancaneve; aprì la porta e si comprò la bella stringa.
    – Bambina, - disse la vecchia,- come sei conciata! Vieni, per una volta voglio allacciarti io come si deve-.
    La fanciulla le si mise davanti fiduciosa e si lasciò allacciare con la stringa nuova: ma la vecchia strinse tanto e così rapidamente che a Biancaneve mancò il respiro e cadde come morta.
    – Ormai lo sei stata la più bella,- disse la regina, e corse via.
    Presto si fece sera e tornarono i sette nani: come si spaventarono, vedendo la loro cara Biancaneve stesa a terra, rigida, come se fosse morta!
    La sollevarono e, vedendo che era troppo stretta alla vita, tagliarono la stringa.
    Allora ella cominciò a respirare lievemente e a poco a poco si rianimò.
    Quando i nani udirono l’accaduto, le dissero:
    - La vecchia merciaia altri non era che la scellerata regina; sta’ in guardia, e non lasciar entrare nessuno, se non ci siamo anche noi.
    Ma la cattiva regina, appena arrivata a casa, andò davanti allo specchio e chiese:
    - Dal muro, specchietto, favella: nel regno chi è la più bella?
    Come al solito, lo specchio rispose:
    - Regina, la più bella qui sei tu; ma al di là di monti e piani, presso i sette nani, Biancaneve lo è molto di più.
    A queste parole, il sangue le affluì tutto al cuore dallo spavento, perché vide che Biancaneve era tornata in vita.
    "Ma adesso,. pensò,- troverò qualcosa che sarà la tua rovina"; e, siccome s’intendeva di stregoneria, preparò un pettine avvelenato. Poi si travestì e prese l’aspetto di un’altra vecchia. Passò i sette monti fino alla casa dei sette nani, bussò alla porta e gridò:
    - Roba bella! roba bella! –
    Biancaneve guardò fuori e disse:
    - Andate pure, non posso lasciar entrare nessuno.
    – Ma guardare ti sarà permesso,- disse la vecchia; tirò fuori il pettine avvelenato e lo sollevò.
    Alla bimba piacque tanto che si lasciò sedurre e aprì la porta.
    Conclusa la compera, la vecchia disse:
    -Adesso voglio pettinarti per bene-.
    La povera Biancaneve, di nulla sospettando, lasciò fare; ma non appena quella le mise il pettine nei capelli, il veleno agì e la fanciulla cadde priva di sensi.
    – Portento di bellezza!- disse la cattiva matrigna: - è finita per te!- e se ne andò.
    Ma per fortuna era quasi sera e i sette nani stavano per tornare. Quando videro Biancaneve giacer come morta, sospettarono subito della matrigna, cercarono e trovarono il pettine avvelenato; appena l’ebbero tolto, Biancaneve tornò in sé e narrò quel che era accaduto.
    Di nuovo l’ammonirono che stesse in guardia e non aprisse la porta a nessuno.
    A casa, la regina si mise allo specchio e disse:
    - Dal muro, specchietto, favella: nel regno chi è la più bella?
    Come al solito, lo specchio rispose:
    - Regina, la più bella qui sei tu; ma al di là di monti e piani, presso i sette nani, Biancaneve lo è molto di più.
    A tali parole, ella rabbrividì e tremò di collera.
    – Biancaneve morirà,- gridò,- dovesse costarmi la vita -.
    Andò in una stanza segreta dove non entrava nessuno e preparò una mela velenosissima.
    Di fuori era bella, bianca e rossa, che invogliava solo a vederla; ma chi ne mangiava un pezzetto, doveva morire.
    Quando la mela fu pronta, ella si tinse il viso e si travestì da contadina, e così passò i sette monti fino alla casa dei sette nani.
    Bussò, Biancaneve si affacciò alla finestra e disse:
    - Non posso lasciar entrare nessuno, i sette anni me l’hanno proibito.
    - Non importa,- rispose la contadina,- le mie mele le vendo lo stesso. Prendi, voglio regalartene una.
    - No,- rispose Biancaneve,- non posso accettar nulla.
    - Hai paura del veleno?- disse la vecchia.- Guarda, la divido per metà: tu mangerai quella rossa, io quella bianca -.
    Ma la mela era fatta con tanta arte che soltanto la metà rossa era avvelenata.
    Biancaneve mangiava con gli occhi la bella mela, e quando vide la contadina morderci dentro, non potè più resistere, stese la mano e prese la metà avvelenata.
    Ma al primo boccone cadde a terra morta.
    La regina l’osservò ferocemente e scoppiò a ridere, dicendo:
    - Bianca come la neve, rossa come il sangue, nera come l’ebano! Stavolta i nani non ti sveglieranno più -.
    A casa, domandò allo specchio:
    - Da muro, specchietto, favella: nel regno chi è la più bella ?
    E finalmente lo specchio rispose: - Nel regno, Maestà, tu sei quella.
    Allora il suo cuore invidioso ebbe pace, se ci può esse pace per un cuore invidioso.



    I nani, tornando a casa, trovarono Biancaneve che giaceva a terra, e non usciva respiro dalle sue labbra ed era morta. La sollevarono, cercarono se mai ci fosse qualcosa di velenoso, le slacciarono le vesti, le pettinarono i capelli, la lavarono con acqua e vino, ma inutilmente: la cara bambina era morta e non si ridestò. La misero su un cataletto, la circondarono tutti e sette e la piansero, la piansero per tre giorni. Poi volevano sotterrarla; ma in viso, con le sue belle guance rosse, ella era ancora fresca, come se fosse viva. Dissero: - Non possiamo seppellirla dentro la terra nera,- e fecero fare una bara di cristallo, perché la si potesse vedere da ogni lato, ve la deposero e vi misero sopra il suo nome, a lettere d’oro, e scrissero che era figlia di re. Poi esposero la bara sul monte, e uno di loro vi restò sempre a guardia. E anche gli animali vennero a pianger Biancaneve: prima una civetta, poi un corvo e infine una colombella. Biancaneve rimase molto, molto tempo nella bara, ma non imputridì: sembrava che dormisse, perché era bianca come la neve, rossa come il sangue e nera come l’ebano.
    Ma un bel giorno capitò nel bosco un principe e andò a pernottare nella casa dei nani.
    Vide la bara sul monte e la bella Biancaneve e lesse quel che era scritto a lettere d’oro.
    Allora disse ai nani: - Lasciatemi la bara; in compenso vi darò quel che volete -.
    Ma i nani risposero: - Non la cediamo per tutto l’oro del mondo
    - Regalatemela, allora,- egli disse,- non posso vivere senza veder Biancaneve: voglio onorarla ed esaltarla come la cosa che mi è più cara al mondo.-
    A sentirlo, i buoni nani s’impietosirono e gli donarono la bara.
    Il principe ordinò ai suoi servi di portarla sulle spalle.
    Ora avvenne che essi inciamparono in uno sterpo e per la scossa quel pezzo di mela avvelenata, che Biancaneve aveva trangugiato, le uscì dalla gola.
    E poco dopo ella aprì gli occhi, sollevò il coperchio e si rizzò nella bara: era tornata in vita.
    -Ah Dio, dove sono?- gridò.
    Il principe disse, pieno di gioia: - Sei con me,- e le raccontò quel che era avvenuto, aggiungendo: - Ti amo sopra ogni cosa del mondo; vieni con me nel castello di mio padre, sarai la mia sposa-.
    Biancaneve acconsentì e andò con lui, e furono ordinate le nozze con gran pompa e splendore.
    Ma alla festa invitarono anche la perfida matrigna di Biancaneve. Indossate le sue belle vesti, ella andò allo specchio e disse:
    - Da muro, specchietto, favella: nel regno chi è la più bella?
    Lo specchio rispose: - Regina, la più bella qui sei tu; ma la sposa lo è molto di più.
    La cattiva donna imprecò e il suo affanno era così grande che non poteva più dominarsi. Dapprima non voleva assistere alle nozze; ma non trovò pace e dovette andar a vedere la giovane regina.
    Entrando, riconobbe Biancaneve e impietrì dallo spavento e dall’orrore.
    Ma sulla brace eran già pronte due pantofole di ferro: le portarono con le molle, e le deposero davanti a lei. Ed ella dovette calzare le scarpe roventi e ballare, finché cadde a terra, morta.

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  4. sono in viaggio per brescia e finalmente la giornata inizia bene. infatti chiude il blog dell'oratorio, alemno spero.
    scherzi a parte dispiace perchè è un fallimento, e come tale..., ma per come stava andando avanti non era proprio il caso di continuare così. ero già pessimista alla riunione dell'ultima volta e i timori si sono concretizzati.b ero ispirato a lascire un messaggio che ho preparato ed era il mio 2° commento ma leggendo cosa c'era scritto!!! alemno ci abbiamo provato.... ciao a tutti buona giornata

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  5. giàgià... confermo, il blog è caduto peggio del governo Prodi, Leo ha bloccato i commenti sull'ultimo post:

    "leo ha detto...
    Bene.


    Direi che chiudo il post e blocco i commenti e ne canello un po'.
    Se avete da ridere, sapete dove trovarmi.

    Probabilmente abbiamo peccato di presunzione, credendo che foste abbastanza maturi per usare un blog.

    Scusateci.
    Non era nostra intenzione mettere a vostra disposizione uno strumento cosi' complesso.

    O forse non e' lo strumento ad essere complicato ma le vostre menti ad essere decisamente poco complesse?

    Scusatemi ancora, vi avevo solo sopravvalutato.

    Buona notte.

    05 febbraio, 2008 00:10"

    ahia.. mi sa che si chiude, eh? Sperem..
    ciao
    PS il palcology day non va bene il 16.. abbiamo la partita.. eddai, fate i bravi..

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  6. Bravo Franceschino.. :D

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  7. Ciao a tutti, oggi ho deciso di iniziare anch'io la giornata scrivendo sul blog. Beato il Rampa che se ne va in giro in treno di qui e di la' per l'Italia. Ho letto l'ultimo commento sul blog e sinceramente mi aspettavo una chiusura migliore (se chiusura deve essere) un po' piu' ad effetto, anzi io il blog l'avrei fatto chiudere a Cuore.
    Cmq oggi e' una giornata impegnativa per tutti perche' io devo andare dal Grande Capo, Beppe che ho visto stamattina e' alle prese con un esame di anatomia e la Betty e' alla ricerca di uno sponsor per costruire la sua bancarella al salone del mobile di Milano. Gliela finanziamo noi? Siro hai nel portafogli 5000 euro che ci avanzano? Anzi Rampa pensaci falla sponsorizzare da RFI.

    Quindi vi saluto augurando a tutti una buona giornata.

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  8. panich prosegui senza pietà... tanto sono solo andati in vacanza... riaprirà presto. come il governo...sappiamo tutti che se scrivi di qua è come scrivere di la.
    comunque
    per il palcology day ho una proposta, una bella partita a

    http://www.ventoline.com/frozenbubble/bustamove640.html
    con la wii sullo schermo del cinema!

    baci e abbracci

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  9. non per vantarmi (cosa che non sono abituato a fare) ma se il vergognoso blog chiuderà dovrete ringraziare soprattutto me.

    ecco come si svolgerà la cerimonia del ringraziamento: durante la messa del giovedi santo io mi siederò sull altare e voi tutti vi chinerete a lavarmi i piedi. per gratificarvi maggiormente eviterò di lavare i suddetti a partire da data odierna fino al 20 marzo prossimo venturo.

    saluti
    maso

    p.s. venite a trovarci sul blog del gruco!

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  10. Uomo di poca fede!
    brucerai nel fuoco della Geenna, non sai che il blog tornerà a nuova vita tra tre giorni?!

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  11. il 16 c'è l'ascesa al Sacro Monte di Varese, No PArty!

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  12. LUIS ma la foto di Figo è perchè sei un figo?????????......se la rix è affermativa mi sa proprio che devi cambiarla prova cercare con google: astrolopiteco........
    cmq cm si fa a diventare blogger????
    ciao a tutti
    ci vediamo sta sera x una serata spinosa

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  13. Il nuovo costume dell' anno è.......................................................................................l' ipocrisia. Bisognera vestirsi e truccarsi completamente di Giallo.
    Mentre x i più convinti ci si potrà vestire anke da sangue versato in tal caso è consono un vestito tt rosso.

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  14. Piazza attento perchè se dici "serata spinosa" si può fraintendere... cmq luis la foto del profilo di Maso potrebbe andare bene anche per il tuo... eheheh
    ciao

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  15. No, vi prego, tutto ma non Piazza blogger!! Dove andremo a finire altrimenti? Sarebbe un'immane catastrofe..
    E anche se è fiato sprecato..si dice Australopiteco, non "astrolopiteco", caro illetterato

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  16. ALT
    ma per i vestisti del musical colore? e cavi di che colore li volete? chiamate cuore per decidere il colore, non vorrei dovervi fornire tutto l'arcobaleno, ogni personaggio il suo colore a secondo della parte che fa!!!
    Avete fatto le prolunghe nere, La spina potevate bianca almeno c'era una LUCE nelle TENEBRE!

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  17. La luce nelle tenebre la procureremo... pensavamo ad un blinder o a qualcosa di simile puntaato direttamente in faccia a "il cuore" o chi per lei.

    Io non ho idea del colore dei costumi per il musical (tranne ovviamente che per quelli dei nostri interpreti migliori, ovvero la fascina Sironi che sarà vestito di legno e il tizzone ardente umano Ste che sarà ovviamente vestito di fiamme).

    Gli altri vestiti potremmo farli con delle banconote... visto che a quanto pare per le stronzate il capo sa di poter recuperare tranquillamente qualche migliaio di €, mentre se gli chiedi 2 € per comprare un po' di scotch da mettere in segreteria, potrebbe essere restio a darteli.

    A questo punto torno a studiare....

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  18. ### Avviso ai naviganti: questo è un commento serio, se non siete predisposti a leggerlo saltate a quello successivo. ###

    Senza fare polemica... se ritieni che il musical sia una stronzata, nessuno ti impone di parteciparvi. Siamo un Oratorio e non una azienda, se facciamo le cose è per divertirci, non sta a noi contare i soldi.
    Se il problema sono i fondi spesi male, faccio notare che per la chiesa parrocchiale si sta parlando di un altare nuovo da 100mila euro.
    E cmq ogni volta che ho chiesto soldi al don per bar, luna park o angolo giovane che sia, non me li ha mai negati.

    ciao a tutti

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  19. bello della mamma, qui nessuno a detto che il musical sia una stronzata. si ride e si scherza. cmq se proprio ti può interessare, qualcuno, senza fare troppa pubblicità, si è già interessato presso chi di dovere del materiale che serve e si è già messo in pista per avere il materiale...
    i soldi non sono mai la prima cosa. io penso che "volere è potere". sai quante feste e stronzate vengono fatte noleggiando del materiale e mai nessuno caccia una lira (euro).
    purtroppo al cinema (ai palchisti) tutti vanno a chiedere materiale, disponibilità, sforzi di ogni genere e mai a nessuno è stato detto di no.
    L'unico grave problema è che mai nessuno di chi chiede pensa che il materiale costa. se proprio vuoi saperlo circa 1 mese fa io mi sono rispreso il mio materiale che era al cinema.. risultato... la gabbia era quasi deserta!

    non è una ripicca ma è un dato di fatto.

    baci e abbracci

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  20. pienamente d'accordo con te. forse non hai capito quel che intendevo.
    ho semplicemente detto che se lo spirito con cui facciamo le cose è "visto che a quanto pare per le stronzate il capo sa di poter recuperare tranquillamente qualche migliaio di €, mentre se gli chiedi 2 € per comprare un po' di scotch da mettere in segreteria, potrebbe essere restio a darteli"... beh allora tanto vale non farle.
    se rileggi bene il mio intervento e quello che mi ha preceduto, forse capisci cosa voglio dire.
    ciao e grazie per la risposta

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  21. Questo intervento è di precisazione, NON DI POLEMICA!!!

    Punto 1) Non ho detto che il musical è una stronzata, o meglio non mi sono espresso bene. Il musical è una stronzata rispetto ad altri lavori che si potrebbero fare e che magari vengono rimandati per mancanza di fondi o perchè ritenuti non immediatamente indispensabili (tipo rifare l'asfalto in oratorio, non so ne e quando si farà, però secondo me sarebbe da fare il prima possibile)

    Punto 2) L'esempio dello scotch era forse un po' forzato, ma ti garantisco che a me per tante stupidate è capitato di doverci litigare.

    Punto 3) Se la gente affiliata alla parrocchia, invece di spacciarsi per povera e tentare di convincerci che è una onlus (vedi circolino) ci pagasse (avevamo chiesto 100 € per due serate, quando noi solo per la sera della festa ne spendiamo mediamente 700 - 800) eviteremmo di dover raschiare il fondo della cassa palco ad ogni spesa.

    Purtroppo però la parrocchia ha i suoi tentacoli ovunque, e va a finire che per 4 tavoli che vengono prestati, puoi chiedere un impianto audio, con tecnici al seguito completamente gratis (senza offrire nemmeno la cena). E qui chiudo questo capitolo sul clientelismo parrocchiale altrimenti mi si ulcera lo stomaco.

    Preciso solo che gran parte degli impianti che abbiamo viene comprata con i soldi che mettiamo da parte noi (lavorando per le compagnie) e non con i soldi della parrocchia. Anche i fondi per le riparazioni sono nostri.

    Con nostri intendo della cassa palco, ma dico nostri in quanto, per una giornata di lavoro come elettricista/macchinista veniamo pagati 230 €, di cui 180 vanno in cassa palco.

    Punto 4) Se ritenessi il musical una stronzata, non avrei iniziato a informarmi con quasi un anno di anticipo...

    punto 5) Anche secondo me l'altare vecchio andava benissimo...

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  22. ###ATTENZIONE QUESTO E' UN COMMENTO IDIOTA!!!(chi vuole leggerlo, lo legga,altrimenti cavoli suoi)###

    punto 1) Pana non fare il puntiglioso!Punto.

    punto 2) non sapevo che la segreteria fosse rifornita di scotch(inteso come whisky), barboni!!

    punto 3)l'altare nuovo da 100mila? è smontabile?solo curiosità...

    punto 4)non si è mai visto in un musical un tizzone umano ardente questo fatto rende lo stesso musical una pietra miliare di tutta la storia del teatro, dei musical e in generale di tutta l'arte e sarà considerato patrimonio dell'umanità(per non citare i musical)

    punto 5)tra 5 minuti circa arrivo in teatro.

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  23. per l'altare nuovo... ci metto il furgone e la benzina oltre alla mano d'opera e il TRASPORTO! (50.xxx a testa giusto?)

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  24. Affare fatto!!
    magari chiedo al don di prestarmi il camion dell'oratorio così facciamo prima..

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  25. Pomeriggio ci troviamo alle 15.30...
    Non c'è molto da fare, a parte finire di sistemare la ciabatta fonica.

    Comunque, chiunque voglia venire è bene accetto.

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