Anche quest'anno mi sono dovuto donare all'arte letteraria, sotto
minaccia caldo consiglio di ste marchesi, che mi ha anche aizzato contro un simpatico
Nyarlathotep, che al momento mi sta pressando per farmi scrivere
.Quest'anno però avrò un livello di difficoltà in più: infatti mentre l'anno scorso ero isolato in un pacifico (anche troppo) eremo nella Gallia cisalpina, in compagnia dei miei soli pensieri; quest'anno ho un comodissimo martello pneumatico, gentilmente offerto dal nonno di giommo, che ritma le mie riflessioni, di conseguenza non mi riterrò personalmente responsabile se l'ovvio filo logico presente nei miei pensieri risulterà alquanto scombussolato, e non sarò nemmeno responsabile per gli eventuali danni psichici riportati dagli incauti lettori.
Detto ciò delle
Saghe svedesi e delle avventure che patimmo in quella contrada sono già stati composti vari inni e poemi, con vari elementi di mito e leggenda, come la famosa "Dellassea" di Homero:
" Narrerò, Io muso, dell'eroe filiforme, che tanto
vagò, dopo che colonizzò di Broma alquanto,
di molti genti vide le città e conobbe il teatro,
molto patì a tavola l'animo suo, per aver mangiato
presso
Fika,al che si presentò un problema tremendo:
compagni neanche così li salvò, pur volendo:
con la loro empietà si perdettero [citazione necessaria]
stolti, che nelle selve a Bacchici riti assistettero
ad essi la vita al ritorno fu distrutta.
Racconterò qualcosa anche a voi, io figlio Dell'Acqua
..."
Ma quella che vi racconterò oggi sarà la solo la verità, tutta la verità e nient'altro che la verità, senza assolutamente nessun elemento di fantasia o nonsense!
Come ovviamente voi saprete io il sommo Della sono stato incaricato ufficialmente dal governo centrale dell Banfi di andare in visita in Svezia in veste di ambasciatore ufficiale (come attesta anche il foglio allegato). E io, ligio al dovere, come Odisseo prima di me, ho fatto armi e bagagli e sono partito per questo ingrato compito, che qualcuno doveva pur fare. Atterrati all'aeroporto Svedese abbiamo trovato l'esercito nemico ad attenderci: un'ora e mezza di niente più assoluto a 100km\h, che vale a dire niente nel raggio di 150 km dall'aeroporto,... il tutto imbevuto di silenzio assoluto, tanto che l'autista ci ha quasi cacciato dal pullman perché parlavamo troppo forte (lì è illegale) e perché giocavamo a carte (li è illegale), siamo arrivati a Stoccolma e ci hanno posteggiato in una barca-hotel, dove abbiamo pernottato per diverse notti, rischiando di farci arrestare per avere: portato cibo sulla barca (li è illegale), aver comprato della birra (li è illegale fino a 21 anni), averla bevuta in strada (li è illegale), aver fatto rumore in metropolitana (li è illegale), aver rubato un carrello merci e averci fatto un giro per poi lasciarlo in una fontana (si è illegale).
Al che ci hanno spostato a Broma, dove il nostro rappresentante ha conosciuto l'aperta cultura svedese nella sua più alta forma, in un bosco (no questo non è illegale!).
continua nella prossima puntata...