martedì 18 settembre 2012

"A" come ignoranza

(che in realtà sarebbe il titolo di un fumetto)

Vista la recente svolta "tamarra" dei giovini Palchisti reduci dalla Spagna, io in quanto creatore/produttore et masterizzatore della nota etichetta discografica PALCOLOGY RECORDS, ho deciso di sfornare un apposito cd da trasmettere a tutto volume durante la festa dell'oratorio.(e far così felice Mr.Ottolin...)

Come suggerito dal titolo, conterrà le canzoni più bellamente ignoranti o ignorarentemente bellerrime che la storia della musica abbia mai prodotto a partire dagli anni 90
(ignorarentemente è un termine di mia invenzione ©).

Quinci,  allacciate il vostro giubbino x-cape, calzate le classiche Buffalo marroni, date gas al Booster e seguitemi in questa PREVIEW

Partiamo alla grande e facendo le penne, con un suLcesso del 93 o 94 (azz...) reso ancor più noto al grande pubblico grazie (prego) al film "Vacanze di Natale 94" con Boldi e De Sica.



Proseguiamo con forse la più famosa canzone dei "La Bouche" (CHI??)


Sconfiniamo un attimo ed arriviamo al 2001, con una canzone con un testo talmente intenso ed ermetico che Ungaretti ci ha fatto pure i complimenti per mail, ovvero "love lasts forever" del Dj Molella, monzese di nascita noto soprattutto per i remix di canzoni tra cui... ehm... 883 - Nella Notte (1993)




Torniamo sui nostri passi e ritroviamo la canzone che ha permesso ad una generazione di italiani di limonare pesantemente in tutte le patrie discoteche, ovvero : L'Amour Toujours di GGiggi D'Agostino ;
più G ci sono meglio è.



Queste sono solo alcune canzoni del prossimo CD, liberi di proporne altre.

mercoledì 12 settembre 2012

Maglie da lavoro stagione 2012/2013

E' giunto il momento. Dopo cinque anni di attività, le maglie blu e arancio stanno per andare in pensione. C'è chi non ci sta più dentro, c'è chi l'ha scambiata per una maglietta portoghese alla GMG (sì, una nostra maglietta è in Portogallo), in ogni caso è ora di rifarle. Secondo il Diritto Palchistico - del quale il nostro Luis è esperto - non possono essere riproposti colori già utilizzati: posto che il colore di fondo della maglietta dovrebbe essere nero (almeno secondo l'indice generale di gradimento), va scelto il colore delle scritte.

Già, le scritte. Anche quelle cambiano, dopo anni ed anni: davanti campeggerà il vero logo ufficiale del cinema, quello con le righine che si vede sulla pagina Facebook del cinema stesso, più figo e (apparentemente) professionale. Per la parte posteriore è aperta una votazione: l'idea - essendo una maglia da lavoro - è di riproporre la scritta "Crew", come sulla maglia grigia di qualche lustro fa. Niente frasi ad effetto, anche perchè il "Sem chi per vi oltar" rimane sempre valido e campeggia di già sulla maglia ufficiale. 

Io, personalmente, sono un estimatore del "verde 255", quello dei PAR LED, e ci vedrei bene un verde in campo nero. Anche perchè le scelte non sono molte: non potendo andare sull'arancio, rimane il blu (troppo scuro sul nero), il rosso (che sul nero è un pugno in un occhio), il lilla (un po' da omosessuale), il fucsia (un po' zarro, anche se apprezzabile), il bianco (monotono), l'argento delle polo (che c'è già sulle polo...).

Decidiamo, poi contatteremo alcuni famosi stilisti ai quali commissionare il lavoro.

(così quando verrà Frattini e sentirà l'odore delle polo fatte da loro due ci sarà da ridere... o da scappare)