In un momento di così difficile crisi economica ed in cui si parla molto di riforma del lavoro mi sembra opportuno dotarci anche noi di un contratto che regoli il nostro rapporto di lavoro. Ecco la bozza in approvazione, noterete subito che grazie a dure lotte sindacali negli anni passati potete stare tranquilli in virtù dei grandi privilegi che esso garantisce, anche contro la riforma dell’articolo 18!
(Perché non c’è, si ferma a 13).
CCNP - Contratto Collettivo Nazionale dei Palchisti
AVVERTENZA:
Le Organizzazioni stipulanti (Palco e Palchisti) intendono salvaguardare la piena e completa proprietà del testo contrattuale e ne inibiscono la riproduzione totale o ad enti, organizzazioni, imprese e privati parziale (in modo da evitare che si scoprano le truffe insite), riservandosi ogni azione a salvaguardia dei loro diritti
PREMESSA:
Il contratto dei palchisti non ha bisogno di premesse ma poiché in tutti i documenti che si rispettino ce n'è una che occupa spazio inutile allora la mettiamo anche noi. Fine della premessa.
ARTICOLO I: Validità e sfera di applicazione
Il presente Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro dei Palchisti disciplina il rapporto di lavoro tra alcune persone che volontariamente (o meno) prestano il loro aiuto per l'allestimento di "qualcosa" su un palcoscenico (basta aver aiutato anche una sola volta nella vita, anche solo per 2 secondi e devono ritenersi assunti palchisti!)
ARTICOLO II: Assunzione
Come già spiegato nel ARTICOLO I, l'assunzione per i palchisti è una pura formalità, spesso l'assunzione a palchista avviene quando meno te lo aspetti e non richiede l'accordo tra le parti. Basta che siano d'accordo i palchisti in carica.
Per i palchisti esiste solo l'assunzione a VITA (è un tempo indeterminato che non prevede la pensione!). Quindi è qualcosa che viene invidiata da tutti.
Per l'assunzione non servono documenti, bisogna solo avere i requisiti basilari:
- avere un Q.I. (non importa il valore)
- essere in grado di stare su una scala (anche a fatica)
- salire su un graticcio (anche a forza)
- alzare un dimmer (o Siro a scelta, ma di solito tutti scelgono il dimmer)
ARTICOLO III: lavoro part-time
E' concesso ad alcuni palchisti (detti "La Vecchia Guardia" secondo la definizione del manuale redatto dal ferroviere Rampa, ultima edizione) di presentarsi solo in occasione di lavori di spropositata grandezza.
ARTICOLO IV: Apprendistato
E' considerato apprendista il palchista che non sa combinare niente o poco, alcuni permangono in questo stato per molto tempo, ma poiché l'apprendista può venire picchiato da tutti i palchisti ogni volta che non impara è nel suo
interesse imparare il prima possibile. Per superare lo stato di apprendista è necessario dimostrare di:
- saper far su una corda BENE (in un tempo minore di 5 minuti)
- saper legare un'americana (l'americana non è una ragazza di un'altro continente!)
- montare le BOSE (se l'apprendista chiede cosa sono le BOSE allora può essere soppresso all'istante)
- far sfiammare un faro (con la sola imposizione della corrente elettrica)
- essere stato appeso almeno una volta al graticcio (a testa in sù o in giù è indifferente)
ARTICOLO V: Classificazione del personale
I palchisti si differenziano in vari ruoli:
- Capo Palchista: è quello che si sbatte più di tutti, ma qualche volta comanda
- Capo Magazziniere: è quello che ha in pugno tutti i palchisti perché provvede alla scorta di cibo (FONDAMENTALE)
- Fonico: è quello che dirige i tecnici audio e di solito cerca di non far fischiare i microfoni
- Tecnico audio: monta l'impianto audio (se trova tutti i pezzi)
- Light Designer: coordina i tecnici luci e prega che i dimmer non sfiammino prima della fine dello spettacolo
- Tecnici luci: aiutano nel montaggio delle luci e stanno pronti con l'estintore durante lo spettacolo nel caso i dimmer vadano a fuoco
- Capo Macchinista: comanda i macchinisti e cerca di far stare in piedi le scenografie (di solito pesantissime)
- Macchinisti: buttano giù un sacco di corde e cercano di tirare sù un sacco di cose (di solito sono i più simpatici)
- FaccoElettroMacchinista: pochi possono vantarsi di questo titolo ma ogni palchista vi aspira
N.B.: La paga è uguale per tutti.
ARTICOLO VI: Orario di lavoro
La durata effettiva dell'orario di lavoro per i Palchisti è definita dall'inizio del montaggio fino alla fine del lavoro, sta ai palchisti essere veloci a farlo.
Ogni due ore di lavoro il palchista ha diritto ad una pausa "cibo" di durata variabile da dieci minuti a un massimo di mezz'ora a seconda di cosa c'è da mangiare (pizza, torta, gelato, ecc...)
ARTICOLO VII: Straordinari
Non esistono straordinari per i palchisti, perché il palchista finisce sempre il lavoro nei tempi previsti e se dovesse prendere uno straordinario la paga sarebbe così alta da no poter essere
quantificata con nessun numero conosciuto sulla terra (vedi ARTICOLO XIV: Trattamento economico)
ARTICOLO VIII: Riposo settimanale e festività
I palchisti hanno un loro calendario che non coincide con quello gregoriano, tuttavia alcune feste sono state riportate anche nel calendario palchistico.
Il palchista ha diritto ad almeno un giorno di riposo (in cui può riassettare il magazzino) durante la settimana.
Ha diritto poi al riposo durante le festività religiose vigenti (salvo richieste di interventi straordinari per processioni urgenti!), alle quali si agiungono dei
giorni di riposo e festa inderogabili:
- Festa dei lavoratori (1 maggio): grigliata obbligatoria
- Cena di Inizio anno del Palco (dipendente dal calendario della stagione teatrale)
- Cena di Natale del Palco (il Natale religioso e non palchistico)
- Cena di fine anno del teatro
ARTICOLO IX: Congedo Matrimoniale
I palchisti hanno diritto al congedo matrimoniale durante il quale possono astenersi dal lavoro palchistico (salvo situazioni di emergenza nazionale) purché dimostrino l'effettiva celebrazione dell'evento portando in prova una parte della torta nuziale.
ARTICOLO X: Congedo per dirito allo studio
I palchisti difficilmente hanno bisogno di questo congedo perché il palchista appena legge una cosa la impara subito e se non la impara subito è bravissimo a far sembrare di averla imparata e se non può far credere di avrela imparata è molto veloce a scappare in tempo.
ARTICOLO XI: Gravidanza e puerperio
Fino ad ora non è mai successo a nessun palchista, però questo paragrafo potrà essere rivisto in caso di necessità.
ARTICOLO XII: Trattamento economico
I palchisti hanno una retribuzione unica e senza scatti di anzianità. Questa retribuzione è pari a:
12.336.548.695.754.512.326.343.864.514.648.865.465.423.156.748.647,01€ mensili
Di questi:
- il 30% viene versato per l'assicurazione (non per il palchista ma per i danni che può provocare)
- il 50% viene trattenuto per il fondo pensione e TFR (vedi sotto)
- il 15% viene utilizzato la ricerca di Service
- il 5% viene utilizzato per migliorare la sicurezza sul lavoro (l’ultimo acquisto sono stati dei guanti forse 3 anni fa)
- il 5% viene trattenuto per finanziare il Fondo Cibo & Affini
P.S.: Il totale è maggiore di 100% perché i palchisti sono chiamati a devolvere la "Quota Cibo"
Quindi secondo gli ultimi dati ISTAT i palchisti sono gli italiani con stipendio più elevato ma reddito più basso.
ARTICOLO XIII: Fine del rapporto di lavoro
Il contratto Nazionale dei palchisti è l'unico al mondo che non prevede questa possibilità!
Allegati:
Come per la premessa non ne abbiamo ma se qualcuno ha dei suggerimenti li mettiamo.
Concorezzo
1 Maggio 2012
Firma
Il governo palchistico
P.S.: Tutti i vostri commenti che manderete, intelligenti o meno, verranno subito inseriti nel contratto Nazionale!